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Ecco qui a tempo debito potrete trovare via via tutti gli spoiler che usciranno riguardo al capitolo 431. Godeteveli
martedì 30 dicembre 2008
venerdì 26 dicembre 2008
Naruto 430 Ita
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Ecco qui dove trovare stasera l'ultimo Manga Scan di Naruto che si preannuncia da brivido.
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giovedì 25 dicembre 2008
Mata, potrebbe interessare a Ranieri
[size=7]Mata, obiettivo di Juve e Inter[/size]Il campioncino del Valencia sta facendo scattare una vera e propria asta su di lui. La società iberica di fronte ad un'offerta importante potrebbe cederlo
[IMG]http://www.corrieredellosport.it/images/73/C_3_Media_636873_immagine_det.jpg[/IMG]
Fonte:[color=red]Corriere dello Sport[/color]
ROMA, 22 dicembre - Stretto nella morsa delle banche e dei creditori, il Valencia deve tamponare con urgenza una preoccupante situazione di bilancio: gennaio è il mese delle scadenze. Ha bisogno di cinquanta milioni di euro per uscire dalle sabbie mobili di una profonda crisi finanziaria. Uno scenario che potrebbe costringere la società spagnola a sacrificare alcuni dei suoi gioielli. Il presidente Vicente Soriano ha promesso che riuscirà a trattenere il centravanti David Villa, 27 anni, 12 gol in campionato, capocannoniere della Liga, ma tutti gli altri giocatori hanno un prezzo e potrebbero partire di fronte a una proposta interessante.
L'INTERESSE - Su David Silva (23), centrocampista di fascia sinistra, è piombato con decisione il Real Madrid, mentre su Juan Manuel Mata, classe ’88, attaccante esterno, una medaglia d’oro all’Europeo Under 19 del 2006 e una Coppa del Re in bacheca, ha richiamato in queste ultime settimane l’attenzione del Barcellona, della Juventus e dell’Inter. Proprio José Mourinho è rimasto colpito dalle potenzialità di Mata, alla sua prima stagione da titolare nella Liga: piccolo e sgusciante (un metro e 72 per 63 chili), otto gol fra coppe e campionato, in possesso di una tecnica pregevole, diventato intoccabile dopo l’arrivo in estate dell’allenatore Unai Emery (ex Almeria), questo ragazzo è una seconda punta che s’infila in area con un tempismo straordinario.
LE QUALITÀ - Guadagna metri agli avversari con i suoi cambi di marcia, con il suo scatto, con la sua progressione. Una velocità di gambe che lo fa arrivare spesso al tiro, ma che esalta anche il suo repertorio di finte e dribbling, mettendo in difficoltà i difensori che devono controllarlo. Mata si muove sulla fascia sinistra. È un mancino naturale e nel 4-2-3-1 di Emery è salito subito alla ribalta. Oltre ad assistere Villa con i suoi assist e ad agevolarne il compito con il suo movimento costante, Mata sa trasformarsi in un centrocampista puro quando il Valencia è impegnato nella fase difensiva. Non disdegna il lavoro più faticoso e meno appariscente, dimostrando maturità e resistenza sotto il profilo agonistico. Ha compiuto in breve tempo progressi notevoli: è stato prezioso l’addestramento tattico alle dipendenze di Emery, che gli ha insegnato a dare continuità alle sue giocate e a distribuire le energie in modo più razionale.
TESORO VALENCIA - Mata è uno dei tesori del Valencia: si era messo in evidenza già nella passata stagione. Aveva esordito nella Liga il 2 settembre del 2007 contro l’Almeria: il tecnico del Valencia era Quique Sanchez Flores, sostituito più avanti da Ronald Koeman. Il primo gol, invece, lo aveva firmato il 3 febbraio del 2008 nella gara in trasferta con il Valladolid (2-0). Positivo il suo battesimo da professionista: ventiquattro presenze e cinque reti.
LA CRISI - Dopo Villa e Silva, è il giocatore del Valencia più corteggiato. Un bilancio, quello della società di Vicente Soriano, appesantito dall’ultima mancata qualificazione in Champions League. Un passaggio a vuoto, un danno economico, che si è andato ad aggiungere ad alcuni investimenti deludenti effettuati nello scorso gennaio, come quelli relativi all’argentino Ever Banega, costato 12 milioni di euro, e all’olandese Hedwiges Maduro (4 milioni), voluti dall’ex allenatore Ronald Koeman: il regista cresciuto nel Boca Juniors, ora, è stato girato in prestito all’Atletico Madrid, mentre il centrocampista lanciato dall’Ajax fa spesso panchina (solo tre presenze nella Liga).
LE ALTRE SORPRESE - Mata è una delle novità della nazionale spagnola: ha trovato subito spazio nel progetto di rinnovamento avviato dal commissario tecnico Vicente Del Bosque, chiamato a guidare le Furie Rosse dopo il distacco da Luis Aragones (ora sulla panchina del Fenerbahce) e la conquista dell’Europeo in Svizzera e Austria. Mata è stato convocato alla metà di novembre per l’amichevole con il Cile. L’attaccante del Valencia non è stato l’unica sorpresa di Del Bosque: nella lista è entrato anche Fernando Llorente, classe ’85, centravanti dell’Atletico Bilbao.
GOLEADOR - In campionato, Mata ha già realizzato sei gol. Si è sbloccato subito nella partita inaugurale contro il Maiorca, poi si è ripetuto nelle sfide con l’Osasuna (3ª giornata), con il Deportivo La Coruna (5ª), con il Numancia (7ª), con lo Sporting Gijon (11ª) e il Betis (13ª). Ha lasciato la sua firma anche in Coppa Uefa contro il Rosenborg. E in estate aveva segnato al Real Madrid nella finale d’andata della Supercoppa di Lega, vinta poi da Raul e Cannavaro.
CARRIERA - Juan Manuel Garcia Mata è nato a Burgos il 28 aprile del 1988. Suo padre, Juan Mata, ha giocato nel Salamanca e nell’Oviedo. Ha un contratto con il Valencia fino al 2012 e il suo cartellino vale già quindici milioni di euro. Mata è uno dei grandi rimpianti del Real Madrid. Il Valencia, infatti, l’ha soffiato nell’estate del 2007 al club di Ramon Calderon, dopo che il giovane talento si era avvalso della cosiddetta “carta de libertad” per svincolarsi dal Real Madrid Castilla, la squadra in cui crescono i migliori giovani delle “merengues”. Nella stagione 2006-07, nel Castilla, il suo allenatore era Michel. Mata aveva dato spettacolo in Segunda Division: dieci gol in trentanove partite. Poi, dopo un lungo braccio di ferro legato all’ingaggio, la rottura con il Real Madrid e il passaggio al Valencia, preferito alle offerte delle società inglesi: il Manchester United era in prima fila.
I TALENTI - Mata guida con Bojan Krkic (1990) del Barcellona l’elenco dei talenti della nuova generazione spagnola. Nel 2006, in Polonia, ha vinto l’Europeo Under 19 con la nazionale diretta da Gines Melendez: quattro reti (tre alla Turchia e una all’Austria) in cinque partite per l’attuale stella del Valencia, un rendimento sempre decisivo. La medaglia d’oro era arrivata dopo il 2-1 in finale contro la Scozia di Archie Gemmill e Tommy Wilson. Un gruppo d’oro, quello trascinato da Mata: in difesa dominava la scena Piqué, a centrocampo brillavano Diego Capel e Javi Garcia, in attacco c’era Alberto Bueno.
[IMG]http://www.corrieredellosport.it/images/73/C_3_Media_636873_immagine_det.jpg[/IMG]
Fonte:[color=red]Corriere dello Sport[/color]
ROMA, 22 dicembre - Stretto nella morsa delle banche e dei creditori, il Valencia deve tamponare con urgenza una preoccupante situazione di bilancio: gennaio è il mese delle scadenze. Ha bisogno di cinquanta milioni di euro per uscire dalle sabbie mobili di una profonda crisi finanziaria. Uno scenario che potrebbe costringere la società spagnola a sacrificare alcuni dei suoi gioielli. Il presidente Vicente Soriano ha promesso che riuscirà a trattenere il centravanti David Villa, 27 anni, 12 gol in campionato, capocannoniere della Liga, ma tutti gli altri giocatori hanno un prezzo e potrebbero partire di fronte a una proposta interessante.
L'INTERESSE - Su David Silva (23), centrocampista di fascia sinistra, è piombato con decisione il Real Madrid, mentre su Juan Manuel Mata, classe ’88, attaccante esterno, una medaglia d’oro all’Europeo Under 19 del 2006 e una Coppa del Re in bacheca, ha richiamato in queste ultime settimane l’attenzione del Barcellona, della Juventus e dell’Inter. Proprio José Mourinho è rimasto colpito dalle potenzialità di Mata, alla sua prima stagione da titolare nella Liga: piccolo e sgusciante (un metro e 72 per 63 chili), otto gol fra coppe e campionato, in possesso di una tecnica pregevole, diventato intoccabile dopo l’arrivo in estate dell’allenatore Unai Emery (ex Almeria), questo ragazzo è una seconda punta che s’infila in area con un tempismo straordinario.
LE QUALITÀ - Guadagna metri agli avversari con i suoi cambi di marcia, con il suo scatto, con la sua progressione. Una velocità di gambe che lo fa arrivare spesso al tiro, ma che esalta anche il suo repertorio di finte e dribbling, mettendo in difficoltà i difensori che devono controllarlo. Mata si muove sulla fascia sinistra. È un mancino naturale e nel 4-2-3-1 di Emery è salito subito alla ribalta. Oltre ad assistere Villa con i suoi assist e ad agevolarne il compito con il suo movimento costante, Mata sa trasformarsi in un centrocampista puro quando il Valencia è impegnato nella fase difensiva. Non disdegna il lavoro più faticoso e meno appariscente, dimostrando maturità e resistenza sotto il profilo agonistico. Ha compiuto in breve tempo progressi notevoli: è stato prezioso l’addestramento tattico alle dipendenze di Emery, che gli ha insegnato a dare continuità alle sue giocate e a distribuire le energie in modo più razionale.
TESORO VALENCIA - Mata è uno dei tesori del Valencia: si era messo in evidenza già nella passata stagione. Aveva esordito nella Liga il 2 settembre del 2007 contro l’Almeria: il tecnico del Valencia era Quique Sanchez Flores, sostituito più avanti da Ronald Koeman. Il primo gol, invece, lo aveva firmato il 3 febbraio del 2008 nella gara in trasferta con il Valladolid (2-0). Positivo il suo battesimo da professionista: ventiquattro presenze e cinque reti.
LA CRISI - Dopo Villa e Silva, è il giocatore del Valencia più corteggiato. Un bilancio, quello della società di Vicente Soriano, appesantito dall’ultima mancata qualificazione in Champions League. Un passaggio a vuoto, un danno economico, che si è andato ad aggiungere ad alcuni investimenti deludenti effettuati nello scorso gennaio, come quelli relativi all’argentino Ever Banega, costato 12 milioni di euro, e all’olandese Hedwiges Maduro (4 milioni), voluti dall’ex allenatore Ronald Koeman: il regista cresciuto nel Boca Juniors, ora, è stato girato in prestito all’Atletico Madrid, mentre il centrocampista lanciato dall’Ajax fa spesso panchina (solo tre presenze nella Liga).
LE ALTRE SORPRESE - Mata è una delle novità della nazionale spagnola: ha trovato subito spazio nel progetto di rinnovamento avviato dal commissario tecnico Vicente Del Bosque, chiamato a guidare le Furie Rosse dopo il distacco da Luis Aragones (ora sulla panchina del Fenerbahce) e la conquista dell’Europeo in Svizzera e Austria. Mata è stato convocato alla metà di novembre per l’amichevole con il Cile. L’attaccante del Valencia non è stato l’unica sorpresa di Del Bosque: nella lista è entrato anche Fernando Llorente, classe ’85, centravanti dell’Atletico Bilbao.
GOLEADOR - In campionato, Mata ha già realizzato sei gol. Si è sbloccato subito nella partita inaugurale contro il Maiorca, poi si è ripetuto nelle sfide con l’Osasuna (3ª giornata), con il Deportivo La Coruna (5ª), con il Numancia (7ª), con lo Sporting Gijon (11ª) e il Betis (13ª). Ha lasciato la sua firma anche in Coppa Uefa contro il Rosenborg. E in estate aveva segnato al Real Madrid nella finale d’andata della Supercoppa di Lega, vinta poi da Raul e Cannavaro.
CARRIERA - Juan Manuel Garcia Mata è nato a Burgos il 28 aprile del 1988. Suo padre, Juan Mata, ha giocato nel Salamanca e nell’Oviedo. Ha un contratto con il Valencia fino al 2012 e il suo cartellino vale già quindici milioni di euro. Mata è uno dei grandi rimpianti del Real Madrid. Il Valencia, infatti, l’ha soffiato nell’estate del 2007 al club di Ramon Calderon, dopo che il giovane talento si era avvalso della cosiddetta “carta de libertad” per svincolarsi dal Real Madrid Castilla, la squadra in cui crescono i migliori giovani delle “merengues”. Nella stagione 2006-07, nel Castilla, il suo allenatore era Michel. Mata aveva dato spettacolo in Segunda Division: dieci gol in trentanove partite. Poi, dopo un lungo braccio di ferro legato all’ingaggio, la rottura con il Real Madrid e il passaggio al Valencia, preferito alle offerte delle società inglesi: il Manchester United era in prima fila.
I TALENTI - Mata guida con Bojan Krkic (1990) del Barcellona l’elenco dei talenti della nuova generazione spagnola. Nel 2006, in Polonia, ha vinto l’Europeo Under 19 con la nazionale diretta da Gines Melendez: quattro reti (tre alla Turchia e una all’Austria) in cinque partite per l’attuale stella del Valencia, un rendimento sempre decisivo. La medaglia d’oro era arrivata dopo il 2-1 in finale contro la Scozia di Archie Gemmill e Tommy Wilson. Un gruppo d’oro, quello trascinato da Mata: in difesa dominava la scena Piqué, a centrocampo brillavano Diego Capel e Javi Garcia, in attacco c’era Alberto Bueno.
martedì 23 dicembre 2008
Streaming Naruto Shippuuden
http://juventus1897.forumfree.net/?t=34152007
Ti interessa guardare le ultime puntate in streamind di Naruto Shippuden, allora cosa aspetti?
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Un 2008 FenomenAlex
Alessandro Del Piero è partito per le vacanze di fine anno con una valigia mai così piena. Nel 2008 in serie A nessuno ha segnato come lui, 20 reti. Ha battuto tutti e anche se stesso. Già, perché se ai gol in campionato si aggiungono quelli nelle coppe si scopre che il capitano della Juventus non aveva mai avuto un’annata tanto prolifica: 28 centri, 4 in più del proprio miglior anno solare, il 2002. Il fatto che abbia realizzato l’ennesimo record a 34 anni è un merito che ne accresce il significato.L’attenzione che Del Piero sta dedicando al suo strumento di lavoro, il fisico, con una preparazione in parte personalizzata, è uno dei segreti di tale primato, oltre che della sua longevità. Più si invecchia e più ci si deve allenare, anche dal punto di vista della qualità. In questo modo Ale ha smentito chi riteneva che il titolo di capocannoniere dello scorso campionato dipendesse anche dall’assenza dell’impegno europeo. Invece, tornata la Champions e con quella le partite ogni tre giorni, il campione di San Vendemiano ha continuato a segnare come nelle due stagioni precedenti, se non di più, sintomo di una perfetta integrità e condizione fisica.Ma questa non basta a spiegare l’exploit del 2008. I 28 gol di Del Piero dipendono anche da una forte carica motivazionale. L’anno che sta per chiudersi è stato quello della grande rivincita per Ale, che si è ripreso tutto quanto gli era stato tolto a livello personale e di squadra. Nel 2008 la Juventus si è reinsediata ai vertici del calcio italiano e ha riconquistato con la Champions, dimostrando di poter recitare subito da protagonista anche sul palcoscenico internazionale. Di queste imprese lui è stato l’anima, vuoi per i galloni vuoi per il contributo. Ha corso per la Juve ma anche per sé, ovvero per una maglia azzurra che a un certo punto sembrava essergli sfuggita. Invece, a partire da febbraio, gol su gol ha convinto Donadoni a convocarlo per gli Europei. L’Italia è uscita presto, a opera della Spagna. Ma proprio in Spagna, al Bernabeu, Del Piero ha costruito la serata più bella della sua annata migliore.
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Cura per Patch 9.2.0 Football Manager 2009
http://juventus1897.forumfree.net/?t=35307660
Ecco dove troverete la cura o crack all'ultima patch uscita per FM 2009
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